È dell’architetto Matteo Thun l’idea di un hotel “dentro la montagna”. Una costruzione che, sfruttando i principi cardine della bioarchitettura, è parzialmente immersa sottoterra e utilizza materiali di provenienza locale e i principi di progettazione passiva per riscaldare e raffreddare i suoi interni.
L’idea nasce da un albergo già esistente chiamato Bella Vista di Trafoi Ortler, situato nella provincia di Bolzano, in Alto Adige. Costruito sul lato di un pendio di una montagna nel Parco Nazionale dello Stelvio, le undici unità individuali si siedono come dossi di terra “low-profile” esposti a Sud, ognuno dei quali sormontato con una sporgenza generosa ed un tetto verde che aiuta a regolare la temperatura interna tutto l’anno, in aggiunta alle finestre con triplo vetro, che sono anche utili per il controllo del rumore.
Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento, il calore viene convogliato tramite una pompa geotermica la quale utilizza la temperatura costante di una sorgente locale per fornire del riscaldamento a basso consumo energetico, e all’occorrenza anche il raffreddamento.
Il complesso ricorda una raccolta di case di hobbit, i quali vivono in perfetta simbiosi con la natura, come dimostrerebbero le enormi vetrate che servono per sfruttare la vista mozzafiato ininterrotta sulle montagne che danno una visuale degna di una cartolina. Il nuovo eco-hotel, uno dei tanti che stanno sorgendo negli ultimi anni nella zona alpina, è stato recentemente designato come “Klimahotel“, un riconoscimento internazionale per quelle strutture che aiutano il turista a seguire la strada della sostenibilità in tutte le diverse fasi di sviluppo del progetto. La struttura sarà completata nel 2011.
L’idea nasce da un albergo già esistente chiamato Bella Vista di Trafoi Ortler, situato nella provincia di Bolzano, in Alto Adige. Costruito sul lato di un pendio di una montagna nel Parco Nazionale dello Stelvio, le undici unità individuali si siedono come dossi di terra “low-profile” esposti a Sud, ognuno dei quali sormontato con una sporgenza generosa ed un tetto verde che aiuta a regolare la temperatura interna tutto l’anno, in aggiunta alle finestre con triplo vetro, che sono anche utili per il controllo del rumore.
Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento, il calore viene convogliato tramite una pompa geotermica la quale utilizza la temperatura costante di una sorgente locale per fornire del riscaldamento a basso consumo energetico, e all’occorrenza anche il raffreddamento.
Il complesso ricorda una raccolta di case di hobbit, i quali vivono in perfetta simbiosi con la natura, come dimostrerebbero le enormi vetrate che servono per sfruttare la vista mozzafiato ininterrotta sulle montagne che danno una visuale degna di una cartolina. Il nuovo eco-hotel, uno dei tanti che stanno sorgendo negli ultimi anni nella zona alpina, è stato recentemente designato come “Klimahotel“, un riconoscimento internazionale per quelle strutture che aiutano il turista a seguire la strada della sostenibilità in tutte le diverse fasi di sviluppo del progetto. La struttura sarà completata nel 2011.
Fonte: http://www.edilone.it/
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