La crisi economica e questioni di interesse globale come i cambiamenti climatici potrebbero fornire nuove opportunità commerciali, nuovi mercati e nuovi posti di lavoro, se l'Europa riuscirà a compiere il passo verso un'economia eco-efficiente. Questo è ciò che hanno concluso i ministri europei per la Competitività a un incontro informale tenutosi in Svezia il 14 e 15 ottobre. Organizzato dalla presidenza svedese del Consiglio dell'Unione europea, l'incontro è stato la continuazione delle discussioni avvenute a luglio tra i ministri per l'Energia e i ministri per l'Ambiente. In linea con la strategia di Lisbona e con le tecnologie e le industrie verdi, che sono alla base della creazione di prosperità e posti di lavoro per i prossimi decenni, i ministri hanno sottolineato che la futura strategia dell'UE per la crescita e l'occupazione dovrebbe avere come punto centrale il passaggio ad un'eco-economia. I relatori hanno insistito sul fatto che la transizione deve iniziare subito, visto che più si aspetta, più saliranno i costi. L'Europa potrebbe rischiare di perdere i vantaggi legati alla crescita del mercato internazionale se l'iniziativa verrà prima adottata da altre economie. Sfruttare le sfide ambientali ed economiche attuali per ricaricare le sue batterie economiche, potrebbe comportare notevoli vantaggi e nuove opportunità per l'Unione europea. Inoltre, un'economia eco-efficiente condurrebbe alla crescita consumando meno risorse naturali. Per poter raggiungere questi obiettivi - si è detto all'incontro - va adottato un nuovo approccio per un'ampia gamma di industrie. Molte industrie dispongono di grandi potenzialità per lo sviluppo di un approccio eco-compatibile, tra queste quelle delle tecnologie efficienti per l'energia e le risorse, dell'energia rinnovabile, delle tecnologie ambientali, delle tecnologie dell'informazione e della telecomunicazione (TIC) e del trasporto sostenibile. Uno dei passi più importanti verso l'eco-economia è la creazione delle condizioni di mercato e commerciali giuste, e a questo potrà contribuire l'accordo internazionale sui cambiamenti climatici che dovrebbe essere approvato a dicembre a Copenaghen. All'incontro si è parlato anche di un prezzo internazionale sul carbonio, come importante incentivo per invitare i mercati a investire nelle tecnologie verdi. Si è inoltre discusso degli aspetti centrali necessari per passare a un'eco-economia, tra i quali la necessità di illustrare alle aziende e all'industria il potenziale di crescita di tale economia, nonché l'impegno nella ricerca, innovazione, sviluppo e creazione di nuovi prodotti correlati. Altri strumenti importanti sono rappresentati da una normativa per gli appalti pubblici e specifiche di funzionamento più verdi. Sono state altresì menzionate le piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 99% di tutte le aziende dell'Unione europea. Vista la loro massa critica e influenza, è importante fornire alle PMI le condizioni giuste per agevolare il loro passaggio verso l'eco-efficienza. Tra gli ostacoli da superare sulla strada verso l'eco-economia ci sono le barriere istituzionali e burocratiche, i finanziamenti insufficienti per l'eco-trasformazione delle aziende e le conoscenze carenti su come effettuare la transizione.
Fonte: Cordis
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